INTRO

“…La fotografia è entrata in un modo nuovo nella comunicazione contemporanea, e la pandemia attuale darà forse un’accelerazione a tale processo. Non è più solo documentazione e rappresentazione del vero, ma anche elaborazione, evocazione, arte.``
Non solo, ci sforziamo di immaginare modi sempre più efficaci per tradurre in fotografia sentimenti, situazioni, desideri e tanto ha fatto in tal senso Instagram che induce tutti a esprimersi con una fotografia. Pensiamo ai meme sui social, strumento anche di critica sociale, composti da una foto e una battuta e in grado di raggiunge fenomeni di viralità nel web che diventano modelli espressivi condivisi.
E’ disponibile il video di presentazione della cs online del 14 maggio sulla pagina fb di Photographers.it a www.facebook.com/photographersit/videos/2674276819513848/
PERCHÈ

Ed è proprio da questa riflessione che nasce il progetto “100 parole x 100 fotografi”, dall’idea di fondo che sia possibile dare vita a delle mappe che ci guidino nell’esplorazione di questo universo linguistico ibrido, frutto della sempre nuova contaminazione tra Logos e Ikonos.
Lo scopo della “provocazione” (parola- stimolo) alla base del progetto “100 parole x 100 fotografi” è quello di stimolare la realizzazione di mappe di comunicazione possibili o futuribili. Mappe che disegnino la contemporaneità nella sua magmatica evoluzione.
Le fotografie dei 100 fotografi saranno figlie del nostro tempo. Il risultato sarà una sorta di viaggio alla Giulio Verne dove le immagini racconteranno una delle infinite storie possibili a noi “naviganti”.

``Se le tue foto non sono abbastanza buone, non sei abbastanza vicino``
Robert Capa
COME

Abbiamo pensato di coinvolgere nella ricerca di risposte a tale domanda 100 fotografi/ricercatori a cui affidare l’esplorazione di tale universo, nel tentativo di mapparne le possibili evocazioni. Ai 100 fotografi selezionati si chiederà quindi di usare la fotografia dando come riferimento una parola o meglio 100 parole-stimolo.
Le 100 parole-stimolo sono state individuate dal comitato scientifico del progetto tra quelle in uso nel linguaggio contemporaneo che, oggi, hanno assunto anche nuovi o più significati. Potremmo dire “termini” non a “termine”: stimoli linguistici capaci di non evocare solo un’immagine stereotipata, ma interi mondi di senso.
Oggigiorno si definiscono anche ‘Tag’.
I fotografi che parteciperanno alla ricerca, oltre a mostrare interesse per la sperimentazione, saranno selezionati in base alla loro capacità creativa ed esperienza.
Indispensabile sarà avere un uso “agile” delle potenzialità espressive attraverso la macchina fotografica. Necessario sarà che sappiano attingere da quello che può essere definito il loro “acquisito automatismo a pensare per immagini” per poter esplorare, superando condizionamenti e stereotipi, tutte le suggestioni offerte dalle parole-stimolo.
25 parole – 100 fotografi = almeno 100 immagini (ma saranno di più), che comporranno la prima di quattro opere editoriali (libri) che nel loro insieme rappresenteranno una moderna mappa del possibile nella comunicazione visuale contemporanea, fortemente connessa alla potenza evocativa delle parole, in un binomio innovativo che potrà forse fornire una buona base di sviluppo per gli Autori di domani.
Il progetto si avvarrà anche della collaborazione di Michele Smargiassi, autore di un saggio sull’argomento che comparirà in 4 capitoli nei 4 volumi.
Il tutto servirà alla realizzazione dell’output editoriale composto da 4 volumi di almeno 100 immagini ognuna realizzata ad hoc da ciascuno dei 100 fotografi coinvolti nel progetto. Ogni volume conterrà 25 parole pregnanti del sistema di senso ibrido che si sta creando con la fotografia contaminata al linguaggio.
Quindi ogni fotografo dovrà lavorare su almeno 4 parole-stimolo, una per ogni volume, e vedrà pubblicate almeno 4 sue immagini legate a tali parole.
Ogni volume uscirà a cadenza trimestrale. il quarto volume è previsto ora in uscita a marzo 2023
“…Potremo scrivere prima o poi un saggio sulla Fotografia in Italia dopo il Coronavirus? E cosa dirà quel saggio?``
Michele Smargiassi
TEAM BUILDING

Ogni Fotografo vedrà quindi pubblicata almeno un’immagine su ogni libro, e le sue immagini selezionate e pubblicate saranno alla fine esposte nella mostra collettiva che verrà realizzata a novembre 2021.
I fotografi ricercatori sono: Dario Apostoli,Gianfranco Bellini,Paola Bet,Francesca Binda,Luciano Bistoni,Attilio Rocco Bixio,Nacho Boix,Ylenia Bonacina,Gabriele Bondioli,Giuseppe Bruni,Nerella Buggio,Susy Cagliero ,Gabriele Calamelli,Carla Cantore,Angela Capurso,Carola Casagrande,Adriano Cascio,Beppe Castellani,Isabella Cataletto,Mark Cattaneo,Loredana Celano,Giulio Cerocchi,Walter Ciceri ,Stefano Ciol,Alessandro Cirillo,Emanuele Cortellezzi,Antonietta Corvetti,Andrea Cova,Michele Di donato,Antonello Di Gennaro,Discatto,Luciano D’inverno,Dre,Fulvia Farassino,Daniela Figna,Giovanni Firmani,Francesco Forbino,Corrado Formenti,Antonio Fumagalli,Daniele Fumagalli,Flavia Fusilli,Roberto Gabriele,Thea Gallino,Carmen Garcia,Giuliana Gibelli,Salvo Giuffrida,Andrea Guaita,Daniele Gussago,Fiorella Iacono,Mario Lensi,Maurizio Magnani,Luca Giorgio Maiorano,Laura Malaterra,Roberto Manfredi,Caterina Marchionne,Sunetra Marini,Rosa Mariniello,Alessandra Marinozzi,Pier Luigi Mariotti,Plinio Marsan,MC2.8,Roberto Menardo,Raffaello Merli,Annachiara Molinari,Paola Nordera,Simona Ottolenghi,Manuel Pallaro,Giovanni Paolini,Marco Parenti,Pia Parolin,Mattia Pasini,Stefano Pensotti,Gianni Pezzotta,Antonella Pizzamiglio,Enrico Prada,Nicoletta Prandi,Pasquale Rescigno,Federico Righi,Patrizia Riviera,Gennaro Romano,Alessandro Rosati,Davide Rotondi, Irene Rubiano, Andrea Rutta,Flavio Savio ,Matteo Scarpa,Andrea Scirè,Giusy Sequino,Marco Simontacchi,Claudio Spoletini,Luigi Starace,Mirko Torresani,Carlo Traini,Nico Vigenti,Mario Vintari,Mario Voria,Alessandro Zaffonato
100 PAROLE PER 100 FOTOGRAFI
Realizzato e promosso da Starring con la partnership di Photographers.it
Edito da Scripta Manent
Concept di Angelo Cucchetto e Francesco Tadini
Saggio introduttivo dei volumi di Michele Smargiassi
Le immagini usate come visual sono @Giovanni Paolini